venerdì 29 luglio 2011

Diario del dottore

Il potenziale per questa malattia è in ognuno di noi. In determinate circostanze, chiunque, uomo o donna, passerebbe "dall'altra parte".
Forse "l'altra parte" non è il modo migliore di descriverlo. D'altronde non esiste un muro tra un posto e l'altro. E' lì dove si incontrano sogno e realtà. E' un posto vicino e distante al tempo stesso.
Alcuni sostengono che non è neanche una malattia. Non sono d'accordo. Sono un medico, non un filosofo o uno psichiatra.
Ma talvolta devo pormi una domanda. E' vero che per noi i suoi pensieri non sono che invenzioni di una mente malata. Ma per lui non esiste un altra realtà.
Inoltre è contento dove si trova.
Perchè dunque, mi chiedo, dobbiamo trascinarlo nel doloroso mondo che è la nostra realtà al fine di curarlo?
Joseph mi ha dato la chiave. Probabilmente è la chiave della scatola.

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